MIRABELLO: LA VERITÀ

In relazione all’articolo di giornale allegato, apparso sulla Gazzetta di Reggio del giorno 13 dicembre u.

In relazione all’articolo di giornale allegato, apparso sulla Gazzetta di Reggio del giorno 13 dicembre u.s, contenente false insinuazioni e gravi dichiarazioni tra l’altro contro la mia persona, ho inviato questa richiesta di rettifica al Direttore della Gazzetta di Reggio.
Per rispetto di tutti i partecipanti alla Fondazione, affinché conoscano la verità dei fatti, ne inoltro il testo.
Nei prossimi giorni vi darò conto anche delle necessarie precisazioni relative agli articoli apparsi nella giornata del 15 dicembre.

Questo dunque il testo inviato al Direttore della Gazzetta di Reggio.
F.to Domenico Savino

Buongiorno Direttore,
ho letto con rammarico l’articolo, apparso sul Suo giornale in data mercoledì 13 dicembre (pag. 37) e relativo all’appalto per la concessione in gestione ed uso dello Stadio Mirabello, perché segnala scarsa verifica delle informazioni.

Le chiedo pertanto di voler pubblicare questa rettifica, perché l’articolo contiene imprecisioni ed errori, è lesivo della mia dignità umana e professionale, concludendo che l’affidamento avrebbe una sorta di vincitore annunciato in “colossi dello sport o dell’industria”.

In merito alla scelta delle modalità di aggiudicazione della gara, cioè l’offerta economicamente più vantaggiosa, La informo che questo è un obbligo di legge.

La gestione di impianti sportivi, infatti, quando è accompagnata da un corrispettivo pagato dalla Stazione appaltante al gestore (come in questo caso), deve essere ricondotta nella categoria degli “appalti di servizi”, da aggiudicare secondo le specifiche previsioni dettate dal Codice per gli appalti di servizi sociali di cui al Titolo VI, sez. IV.

In base alle norme contenute nel Codice, gli appalti di servizi sociali devono (ribadisco devono!) essere aggiudicati (fanno eccezione solo gli affidamenti inferiori ai 40.000 euro) con la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, cioè non solo in base al minor prezzo, ma anche in base ad altri elementi che sono già in maniera trasparente evidenziati nel bando di gara.

Tutto ciò, come potrà verificare, viene precisato dalle relative norme del Codice e da specifica Delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Sempre l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha chiarito che, in seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti, questo tipo di appalti non può più essere riservato in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali.

Mi preme precisare che il progetto del bando – verificato anche con il Servizio Appalti del Comune e già contenente l’indicazione dell’obbligo di scelta del contraente mediante l’offerta economicamente più vantaggiosa – è stato inviato al Consiglio di Gestione già dal 5 ottobre u.s. per la sua approvazione e conformemente se ne è eseguita la deliberazione, sicché le illazioni secondo cui – cito dall’articolo -“sicuramente è cambiato in queste settimane il bando stesso, opera del Direttore plenipotenziario della Fondazione per lo sport, Domenico Savino” sono – come si dice – false e destituite di ogni fondamento.

Cordiali saluti.
dott. Domenico Savino

 

Ultimo aggiornamento

26 Aprile 2023, 11:54